Caro Massimo,
il riferimento a ”Sentinelle in piedi” nel “Bongiorno” di mercoledì 8 ottobre, ci è sembrato un po’ fuori dal tuo solito stile.
Sinceramente in giro non vediamo nulla di tanto rivoluzionario e innovativo rispetto ad una manifestazione silenziosa, contro nessuno ma per la tolleranza e la coesistenza pacifica dei diritti di tutti.
Pensa che bello sarebbe avere tante piazze piene di questo spirito e sentimento: forze dell’ordine disimpegnate, tutto pulito al termine della manifestazione, nessun danno a persone e cose, forse poca cronaca per i giornalisti, ma comunque un paradiso…
E quando ti riferisci al modello di famiglia difeso ti garantiamo che chi, come noi, vive di uno stipendio normale, come la maggior parte degli italiani, non ha tempo per cercare amanti o ammennicoli del genere. Al contrario, si tiene bene stretto la propria famiglia, cosciente che la tranquillità e la felicità propria e dei propri figli nasce dall’amore che unisce la coppia.
Caro Massimo, non facciamo di tutta l’erba un “fascio”, ancora caro a molti visto l’esercito di picchiatori, insultatori, prevaricatori, cultori del protagonismo in circolazione, che però forse manifestano solo per i loro diritti, dimenticando che una società civile si basa anche sul rispetto condiviso delle regole.
La libertà è un dono che ci è stato lasciato in eredità da donne e uomini che si sono battuti e hanno sempre risposto “io ci sono”. Forse oggi a mancare è proprio la “presenza”, la capacità di dedicare del tempo a chi è realmente discriminato, senza urlare e schiamazzare ma semplicemente perché domani possa essere migliore di oggi.
Di certo però, noi donne e uomini che cerchiamo semplicemente di dare un futuro alla nostra società e al nostro Paese, siamo un po’ stanchi di chi sta solo e sempre seminando vento, con il rischio che alla fine la tempesta, la dovremo raccogliere un po’ tutti…
Silvio Ribero
Sposato e padre di quattro figli
Presidente Forum delle associazioni familiari della provincia di Cuneo